WHDI nasce per un motivo economico, quindi, ma anche per rispondere ad una domanda che presto potrebbe farsi importante: fare in modo che i fili non continuino ad essere un vincolo per l'organizzazione dei sistemi elettronici casalinghi (limitando ad esempio la distanza tra device e periferiche) e per la propagazione dei contenuti (il luogo ove è fisicamente allocato un contenuto deve oggi essere relativamente vicino al punto in cui il contenuto stesso verrà fruito). Sul carro sono già saliti nomi quali Amimon (da cui giunge l'idea originaria del protocollo), Hitachi, Motorola, Samsung, Sharp, LG e Sony, ossia gran parte delle grandi marche presenti nei salotti di tutto il mondo.
Continua...
Nessun commento:
Posta un commento